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Architetto, designer e curatore, artista capace di esprimersi attraverso molteplici linguaggi – dal video alla fotografia, dal readymade all’architettura – Ai Weiwei dedica la sua produzione artistica alle radicali
trasformazioni che investono la Cina contemporanea. Le contraddizioni della modernità sono lucidamente colte nelle sue opere che sottendono sempre una riflessione sulla natura del potere, le forme che esso può assumere e le ripercussioni che provoca sulla vita sociale e culturale del Paese. Nel film *Chang’an Boulevard* Ai Weiwei filma la strada principale di Pechino a intervalli regolari, lungo tutti i suoi quarantacinque chilometri. Ogni cinquanta metri, l’artista fissa la telecamera nella stessa inquadratura
per un minuto. L’intero film è composto da di 608 segmenti da un minuto l’uno e dura 10 ore e 13 minuti. Con *Chang’an Boulevard*, così come con il precedente *Beijing 2003* e i successivi *Beijing: the second ring* e *Beijing: the third ring*, le riprese compongono una mappatura, un insieme di frammenti che, oltre a fornire una documentazione sulla capitale cinese, restituiscono precise condizioni, in dati momenti, della vita di una città segnata da continue e profonde trasformazioni. Con il suo approccio razionale e scientifico, che implica casualità del soggetto, Ai Weiwei vuole ridimensionare l’intenzionalità soggettiva dell’autore per restituire senza enfatizzazioni estetiche la cruda esistenza attuale di cose, luoghi e persone.
10 years old
2007-2017: il racconto del mondo nelle opere delle collezioni fotografiche della Fondazione Cassa di risparmio di Modena
11 marzo - 30 aprile 2017Vai alla mostra >