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Axel Hütte è nato nel 1951 a Essen, vive e lavora a Düsseldorf. Tra il 1973 e il 1981 ha frequentato l’Accademia di Düsseldorf, seguendo i corsi del celebre fotografo Bernd Becher. Annoverato insieme a Thomas Ruff, Thomas Struth, Andreas Gursky e Candida Höfer tra i fotografi della cosiddetta “Scuola di Düsseldorf” ha concentrato molta sua ricerca sui temi del paesaggio, urbano come naturale. L’estetica sviluppata dall’artista è contraddistinta da una neutralità di stile propria della fotografia documentaria. I lunghi tempi di esposizione donano ai suoi paesaggi una connotazione quasi pittorica e un’atmosfera sospesa da ogni riferimento temporale.
Se i primi anni sono segnati dai preziosi insegnamenti dei Becher, con visioni neutre ed oggettive dell’architettura tedesca del dopoguerra, nel 1982 in seguito a una residenza a Londra, rivolge il suo sguardo su interni domestici ed edifici industriali, che appaiono svuotati da ogni presenza umana. A metà anni Ottanta realizza una serie di ritratti in bianco e nero e inizia contestualmente a produrre un nuovo lavoro sul paesaggio, presentato attraverso stampe di grande formato. Spesso caratterizzate da un elemento architettonico posto in primo piano, stagliato contro uno sfondo avvolto da nebbia o foschia, queste immagini sono una chiara definizione degli intenti dell’artista che, lontano dal ricercare una pura documentazione, lascia anonima ogni coordinata geografica o spaziale. Verso la fine degli anni Novanta, l’artista avvia una nuova indagine sulla città, sviluppando una serie di visioni notturne che esplorano i limiti della percezione: realizzate in condizioni estreme di visibilità, sono dominate da un buio avvolgente nel quale le poche luci presenti diventano forme e macchie indistinguibili di colore. Continua in parallelo l’interesse verso un’idea di Natura pura e originaria: a partire dagli stessi anni Hütte intraprende una serie di viaggi verso mete lontane alla ricerca di paesaggi incontaminati – ghiacciai artici, foreste equatoriali, deserti e flussi d’acqua – caratterizzati dalla pressoché assenza di ogni evidenza umana e da un continuo slittamento del punto di vista.
Le opere di Axel Hütte sono state ampiamente esposte in numerose istituzioni e gallerie internazionali. Tra le sedi più importanti che di recente hanno presentato il suo lavoro: MAGASIN-Centre National d’art Contemporain de Grenoble, l’Institut Valencià d’Art Modern di Valencia (2009), Musée d’art moderne de la ville de Paris, Parigi (2008), lo ZKM di Karlsruhe (2006), il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid (2004).
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2007-2017: il racconto del mondo nelle opere delle collezioni fotografiche della Fondazione Cassa di risparmio di Modena
11 marzo - 30 aprile 2017Vai alla mostra >