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Robert Frank nasce a Zurigo nel 1924 da una famiglia tedesca di origine ebrea. Al termine della scuola secondaria, deciso a fare della fotografia la sua professione, lavora come apprendista per diversi fotografi. La loro influenza conferisce alla formazione di Frank una forte impronta formale: la ricerca è quella di una fotografia diretta, pura, tecnicamente impeccabile.
Nel 1946 realizza il portfolio 40 Fotos. I soggetti di queste immagini, che spaziano dall’architettura all’industria, dal paesaggio naturale alle scene di strada, sono raffigurati in uno stile pulito, verso il quale il fotografo inizia a sviluppare tuttavia una certa insofferenza. La spinta alla ricerca e al cambiamento, che percepisce anche in relazione al conformismo dell’ambiente culturale in cui vive, lo porta a Parigi e, l’anno successivo, in America. Giunto con l’idea di approdare “nella terra degli uomini liberi” si rende presto conto del carattere essenzialmente materialistico della cultura americana degli anni Cinquanta. Questa deludente consapevolezza lo induce ad abbandonare la fotografia di moda.
Tra il ’49 e il ’53, un periodo di viaggi tra l’Europa e il Sudamerica segna il distacco dalla New Photography: è in quest’epoca che Frank affina il suo sguardo personale, capace di guardare gli eventi politici come le banalità della vita di strada in modo libero, tanto da convenzioni sociali quanto da dogmatismi estetici. La sua condizione di outsider gli permette di guardare in modo critico gli aspetti più manifesti dell’America del boom economico – dal glamour hollywoodiano al moltiplicarsi della pubblicità e dei beni di consumo – ma di dar voce allo stesso tempo alle sue tensioni più invisibili: quelle delle sottoculture e delle comunità nere, della vita nelle periferie e degli emarginati. Lontano tanto dal documentarismo sociale quanto dal sentimentalismo che dominava certa fotografia dell’epoca, la visione intensa e anticonformista di Frank si pone in naturale contiguità con quella dei Beat, con i quali condividerà parte del suo percorso. Le sue esperienze di quegli anni, sfociate nel libro The Americans, come le successive evoluzioni stilistiche cui ha sottoposto il suo lavoro fotografico dopo diverse incursioni nel campo del film, hanno fatto di Robert Frank uno tra i più significativi protagonisti della storia della fotografia e un imprescindibile punto di riferimento per le generazioni successive.
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