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Philip Kwame Apagya è nato nel 1958 in Ghana, dove vive e lavora.
La sua produzione fotografica si inquadra nell’ambito della tradizione africana del ritratto, diffusa a livello capillare e spesso vissuta come veicolo di relazione sociale. Amante della pittura, dotato di profonda ironia, Apagya immortala i suoi clienti di fronte a fondali dipinti a mano, in cui elettrodomestici e altri oggetti di arredamento mettono in scena ambienti moderni e agiati. Lo studio del fotografo diviene in questo modo una sorta di stanza dei desideri, in cui soddisfare – seppure per il tempo limitato di uno scatto – i propri sogni.
Il lavoro di Apagya è stato recentemente esposto presso il Museum of Con- temporary Photography di Chicago, il Philadelphia Museum of Art (2005), il Guggenheim di Bilbao (2006), la Tate Modern di Londra (2008).
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