A breve online la nuova edizione del corso di specializzazione annuale rivolto a chi desidera sviluppare le competenze necessarie all’organizzazione di mostre ed eventi culturali nell’ambito delle arti visive, digitali e performative, con particolare riferimento alla fotografia e all’immagine in movimento.
ISCRIZIONI APERTE A PARTIRE DA LUNEDI' 22 APRILE 2024
Se l’arte ha il compito di porre domande, proporre visioni possibili e innescare processi di pensiero critico, il ruolo del curatrici e curatori è quello di farsi interprete e mediatore dei messaggi che l’arte può trasmettere, costringendoci a fermarci, osservare e riflettere. Un ruolo importante, di cura e responsabilità nei confronti degli artisti e delle loro opere, di relazione con il pubblico, di profonda conoscenza del mondo intorno a noi, di attenzione ai cambiamenti e di sensibilità per i temi attuali del dibattito sociale, politico e culturale del momento.
ICON è un percorso professionalizzante che lavora a 360 gradi sulla figura del curatore, attraverso lo studio, la conoscenza, la progettazione e la costruzione di un proprio network. Il corso si focalizza sulla ridefinizione dell’immagine nel contesto attuale e sulle possibilità date dalla tecnologia per progettare modelli artistici innovativi e sperimentare nuove esperienze culturali, in grado di cogliere i cambiamenti e anticipare le urgenze della contemporaneità. Il corso si rivolge a chi proviene da una formazione in campo artistico e sta cercando un approfondimento professionale in ambito curatoriale e organizzativo; a tutti gli appassionati provenienti da altri percorsi di studio o lavorativi e che vogliono acquisire competenze curatoriali. È inoltre un corso per chi è già attivo in questo settore ma desidera ottenere una maggiore consapevolezza ed efficacia del proprio lavoro.
Grazie ad ICON, gli studenti acquisiscono le competenze necessarie per lavorare nel settore delle arti visive e dell’immagine contemporanea come curatori di mostre e organizzatori di eventi artistici, come consulenti in ambito pubblico e privato, presso musei, fondazioni, collezioni private, spazi no profit, gallerie, fiere o festival o ancora come redattori editoriali o promotori di specifiche campagne a servizio di diversi contesti professionali.
FMAV e Modena, città delle Media Arts
FMAV è un centro di produzione culturale e di formazione professionale e didattica per l’arte e la cultura visiva contemporanee. Questo significa avere occasioni uniche di incontro con i protagonisti dell’arte in una città a misura di studente, dove arte e cultura dialogano sempre di più con tecnologia e innovazione: Modena è infatti la prima città italiana che ha ricevuto il riconoscimento di città creativa UNESCO per le Media Arts.
La Scuola di alta formazione di Modena è una realtà prestigiosa dedicata alla fotografia, all’immagine in movimento e alle diverse pratiche legate alle arti digitali e performative. Ha un modello di formazione innovativo completamente inserito all’interno del settore artistico, con un ambiente esclusivo e dedicato all’approfondimento, grazie anche alle classi ristrette che permettono un rapporto più diretto con i docenti e i compagni di studi.
Studiare in sicurezza
Il momento che stiamo vivendo ha cambiato il nostro modo di imparare e di stare insieme, ma non il nostro entusiasmo e impegno nel progettare un percorso di formazione di alto livello che consenta di conoscere e imparare in sicurezza senza perdere il piacere di confrontarsi, condividere e creare insieme.
Tempi in rapida evoluzione richiedono una veloce capacità di adattamento: lo staff della Scuola e tutti i docenti sono sempre pronti a riorganizzare programmi e lezioni in base ai cambiamenti che possono verificarsi.
-- Il corso viene attivato solo al raggiungimento del numero minimo di iscrizioni.
Mostra di fine anno
La classe dei curatori è coinvolta nella curatela e nell’organizzazione di una mostra collettiva con opere dalle collezioni storiche e contemporanee gestite da Fondazione Modena Arti Visive.
Gli studenti hanno la possibilità di candidarsi per un periodo di tirocinio o residenza offerti dal programma di scambi e collaborazioni con i partner italiani e internazionali di FMAV.
Scopri i progetti degli studenti nelle passate edizioni del corso: nuove proposte curatoriali, pronte per essere riadattate a esigenze specifiche di location e attivate nella fase più pratica della realizzazione.
Il percorso formativo è improntato all’apprendimento pratico e metodologico delle diverse competenze del curatore e sostiene gli studenti nella maturazione di un profilo critico e progettuale.
I moduli tematici affrontano gli ambiti della curatela attraverso l’analisi di casi studio, best practices e modelli di riferimento valoriale: le lezioni portano all’identificazione di un metodo di lavoro, che viene attuato durante esercitazioni individuali e di gruppo. Nei laboratori ogni studente costruisce la propria linea di ricerca curatoriale attraverso l’ideazione e la discussione di nuovi progetti.Completano l’offerta formativa visite guidate a eventi particolarmente significativi, incontri con responsabili di istituzioni e realtà del settore, occasioni di approfondimento e job training con i referenti dei progetti FMAV.
Il sistema dell’arte e la figura del curatore
Gli attori principali, i riferimenti e le dinamiche relazionali: le molteplici sfaccettature della professione del curatore.
Storia delle mostre e pratiche di allestimento
Evoluzione dei metodi e delle tecniche di allestimento, casi studio e ideazione di un percorso espositivo.
Project management
Fundraising, budget e studi di fattibilità. Sostenibilità economica dei progetti culturali e attività di fundraising.
Organizzazione e produzione mostra
La fase progettuale e l’organizzazione pratica di una mostra: rapporti con gli artisti e le gallerie, trasporti, prestiti, assicurazioni.
Comunicazione, ufficio stampa e social media
Caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione e costruzione di un piano promozionale efficace. Focus specifico sui canali social.
Archivi e collezioni; mercato e collezionismo
Gestione e cura dei patrimoni, processi di digitalizzazione e principali dinamiche del mercato: gallerie, fiere e collezionismo.
Multiplatform project
L’ideazione di progetti artistici complessi, tra tecnologie e modalità di fruizione nuove e interdisciplinari.
Editoria
Panoramica su libri, riviste, cataloghi, magazine e produzioni multimediali per l’arte contemporanea.
Diritto d’autore
Principali norme del diritto d’autore, requisiti di tutela e durata della protezione delle opere dell’ingegno.
Ideazione di nuovi progetti
Le fasi pratiche della progettazione, dall’ideazione alla stesura dei progetti individuali di fine anno.
Laboratori
Scrittura
Studio e esercitazioni di stesura testi e apparati critici, specialistici e divulgativi.
Laboratori
Progettazione mostra
Progettazione condivisa e organizzazione della mostra collettiva dalle collezioni gestite da FMAV, in programma in una delle sedi della Fondazione.
Laboratori
Cultura visuale
Approfondimento degli aspetti cardine della cultura visuale e riflessione su ruolo e prospettive dell’immagine nella realtà contemporanea.
Laboratori
Job training
Una serie di incontri con stakeholder e professionisti del settore, oltre a moduli formativi specifici tenuti dai referenti dei dipartimenti della Fondazione.
Incontri
Visite guidate
Visite guidate a mostre e eventi significativi della scena artistica e incontri dedicati con i referenti delle iniziative e delle istituzioni.
Stefano Coletto, laureato in Storia dell’arte con una tesi in Estetica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, lavora dal 2003 come curatore presso l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, prima come curatore delle mostre e poi come coordinatore delle attività.
Edoardo Bonaspetti è co-direttore di Ordet, uno spazio di produzione artistica e culturale a Milano, direttore artistico della Fondazione Henraux e direttore editoriale per Skira.
Julia Draganović, nata in Germania, è curatore e critico d’arte contemporanea. Il suo interesse si focalizza sulle nuove pratiche artistiche, soprattutto su quelle che riguardano le pratiche sociali, l’arte nello spazio pubblico e i nuovi media nel senso più ampio.
Claudia Löffelholz, curatrice e critica d’arte contemporanea, è la Direttrice della Scuola di alta Formazione e del Dipartimento educativo di Fondazione Modena Arti Visive.
Marcella Manni, laureata in Filosofia all’Università di Bologna, si specializza in Diritto dei beni culturali sempre all’Università di Bologna e poi in Gestione museale alla LUISS Business School di Roma; nel 2009 consegue un diploma di master di secondo livello in Consulenza filosofica a Ca’ Foscari, Venezia. Ha fondato e dirige Metronom, occupandosi di progetti di ricerca sulla cultura visuale contemporanea, attraverso la produzione di mostre, incontri, rassegne dedicate in modo particolare alle esperienze artistiche di più recente generazione. Con Metronom ha avviato nel 2015 il progetto LIVEstudio, residenza d’artista e nel 2013 Generazione critica, un convegno annuale dedicato alla critica d’arte e una omonima rivista online bilingue, generazionecritica.it e, dal 2018, Digital Video Wall, un progetto di approfondimento e ricerca sull’arte digitale. Nel 2020 è tra i vincitori al bando INCREDIBOL!, innovazione creativa, Comune di Bologna con la app YOUR OWN WALL.
Marina Paulenkaè artista, curatrice, art consultant e docente con esperienza nella direzione artistica e nella gestione e sviluppo di istituzioni e organizzazioni culturali.È stata direttrice artistica di UNSEEN Foundation e UNSEEN, piattaforma con sede ad Amsterdam per la fotografia contemporanea che presenta gli ultimi sviluppi nel campo della fotografia e amplifica le carriere di artisti chesi spingono oltrei confini.
Emanuela Sesti, laureata in Storia dell’arte con una specializzazione in Arte medievale e moderna, si è occupata di ricerca per il Centro nazionale delle ricerche e l’Università degli studi di Firenze.
Bas Vroege ha studiato Economia presso l’Erasmus University Rotterdam (1976-1979, BA) e Fotografia all’Accademia St. Joost di Breda (1979-1981). Nel 1980 è co-fondatore di Perspektief, centro per la fotografia a Rotterdam, di cui è direttore dal 1985 al 1992. Dal 1988 al 1992 ha diretto la Biennale di Fotografia di Rotterdam.
Photo editor, visual consultant e curatore, lavora nel campo della fotografia dal 2000, affiancando all’attività editoriale quelle di consulenza, progettazione e didattica, studiando vecchie e nuove modalità dell’indagine fotografica, con particolare attenzione alla pratica documentaria e all’analisi del paesaggio sociale.
Massimo Stefanutti (Venezia, 1957) fotografa dai primi anni ’70 con una vecchia Rolleicord e dal 1977 è socio del Circolo fotografico La Gondola, del quale è l’attuale presidente. Nel 2001 scopre la fotografia stenopeica e ne diventa, in pochi anni, uno dei maggiori esponenti a livello nazionale e internazionale.
Critico d'arte e curatore, attualmente insegna all'Accademia di Brera e all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2013 al 2016 ha insegnato Iconografia fotografica al Politecnico di Milano, sede di Piacenza.
Marianna Martinoni è fundraiser, consulente e formatore nel settore della raccolta fondi, in particolare per le organizzazioni che operano in ambito culturale. Tra i clienti accompagnati negli anni figurano piccole e grandi organizzazioni, teatri, orchestre, gallerie e associazioni culturali.
Socio dell’Associazione italiana fundraiser (ASSIF) dal 2001 e fondatore di Terzofilo nel 2015, è relatore e docente di workshop, giornate di studio, master e convegni concernenti il fundraising, sia su tematiche specifiche in campo culturale sia su temi generali.
Restauratrice di opere cartacee e fotografiche. E’ docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Alta Formazione Icrcpal, Corso di laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.
Flavia Fossa Margutti nasce a Lucca (Italia) nel 1964. Nel 1988 si laurea in storia dell’arte presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”. Nel 1990 è chiamata presso la Casa Editrice Electa come redattore di cataloghi di mostre. È qui che inizia a occuparsi di Comunicazione lavorando all’Ufficio Stampa come responsabile del settore mostre e cataloghi.
Curatrice e conservatrice museale, storica d'arte contemporanea specializzata in fotografia, con un'esperienza trentennale nel campo dell'arte, è attualmente responsabile dei Progetti di Fotografia Contemporanea presso l’ICCD del MiBAC, Roma.
Brandei Estes è a capo del dipartimento di Fotografia della casa d’aste Sotheby’s a Londra. Ha lavorato per oltre dieci anni con gallerie di fotografia e arte contemporanea tra Parigi e Londra, prima del suo ingresso a Sotheby’s nel 2013.
Curatore d’arte di origine italiana, vive tra Malta e gli Stati Uniti. Dal 2008 ha lavorato per diverse istituzioni artistiche internazionali, tra cui la Biennale internazionale di scultura di Carrara, Manifesta e Magnum Photos.
Laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Bologna, dal 2001 è curatrice di mostre storiche e contemporanee nell’ambito della fotografia artistica.
Dal 2008 al 2012 è stata direttrice del Fotomuseo G. Panini di Modena.
Dal 2012 al 2017 è stata curatrice per Fondazione Fotografia Modena per la quale ha curato numerose mostre di fotografia storica e contemporanea, ha collaborato alla realizzazione dell’intera attività espositiva (fra cui le personali di Edward Weston, Walter Chappell, Mimmo Jodice, Hiroshi Sugimoto), oltre ad occuparsi delle collezioni fotografiche della Fondazione.
Attualmente collabora come curatrice per la fotografia con Fondazione Modena Arti Visive.
Avv. Gilberto Cavagna di Gualdana. Andersen, partner.Specializzato in diritto della proprietà intellettuale, con particolare esperienza nell’assistenza stragiudiziale e nella difesa giudiziale di clienti nazionali e internazionali, ha maturato una significativa esperienza in diritto dell’arte e dei beni culturali. Laureato presso l’Università di Milano e già mandatario abilitato avanti l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, prima di Andersen ha collaborato con primari studi nazionali. Docente a corsi specialistici e autore di articoli su giornali e riviste dedicate al tema della proprietà intellettuale, cura un blog dedicato alle tematiche del diritto d’autore e della proprietà industriale su Linkedin (TIP TAP - Thoughts on IntellectualProperty and Art Protection). E’ stato premiato come Avvocato dell’Anno Arte 2022 da Legalcommunity.
Daniela Tozzi è curatrice e art producer indipendente. Nel 2006 inizia il suo percorso professionale in ambito artistico lavorando per sei anni presso la OTTO Gallery di Bologna.
Nel 2010 fonda Adiacenze insieme ad altri soci, spazio curatoriale di sperimentazione artistica, nel quale si dedica alla curatela delle mostre con particolare attenzione all’ambito produttivo e organizzativo dei progetti. Parallelamente si occupa della comunicazione, dell’ufficio stampa e affianca gli artisti nella redazione dei testi critici dei progetti espositivi e dei propri materiali di presentazione.
Dal 2014 si dedica all’ideazione di workshop e laboratori per artisti e curatori proponendo progetti multidisciplinari che toccano il campo artistico in generale sia all’interno di Adiacenze, sia per enti pubblici e privati. Esce da Adiacenze nel 2022 proseguendo da freelance il lavoro di art producer e curatrice indipendente e portando avanti insegnamenti quali la progettazione, nuove forme di mercato e comunicazione online in corsi di formazione per galleristi, curatori e artisti da lei organizzati o per enti e fondazioni pubbliche e private.
Marta Papini (1985) è l’organizzatrice artistica de Il latte dei sogni, 59esima edizione della Biennale di Venezia, curata da Cecilia Alemani.
Di recente ha curato Lonely Are All Bridges. Birgit Jürgenssen and Cinzia Ruggeri alla Galerie Hubert Winter, Vienna (2021) e organizzato Il mondo magico, il Padiglione Italia 57esima edizione della Biennale di Venezia (2017, curato da Cecilia Alemani), oltre ad aver co-curato The Artist is Present, Yuz Museum, Shanghai (2018, con Maurizio Cattelan).
Curatrice, ricercatrice e cultural manager nata in Cile e cresciuta tra Argentina e Sud Africa. Dopo essersi laureata e aver proseguito studi post-laurea all’Università di Città del Capo, Sud Africa ha conseguito una specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Barcellona e all’Università di Siena.
Valentina Campana è Social Media Manager e Web Content Editor per la Biennale di Venezia. Dal 2018 collabora con La Biennale di Venezia, Ufficio Attività Editoriali e Web, per cui si occupa quotidianamente di molteplici attività di comunicazione, dalla carta al digitale. In particolare, cura le attività di comunicazione digitale per i Festival di Danza, Musica e Teatro, l’Esposizione d’Arte e le Mostre di Architettura e Arte Cinematografica.
Dicono di noi
È stata un’esperienza per me positiva e formativa. Un percorso che mi ha aiutato a chiarificare i miei obiettivi professionali e personali attraverso il confronto collettivo e la prova individuale su diversi livelli e argomenti. Il corso mi ha offerto diverse possibilità di mettermi in gioco e sperimentarmi.
Silvia Vercelli - Studentessa ICON 2016
La fotografia è un passaggio obbligato per addentrarsi nello studio dell'arte contemporanea. Tuttavia curare le immagini della fotografia significa anche inserirsi nelle attività più ampie che dal visivo producono contenuti, documenti, che organizzano archivi. Significa inoltre creare griglie di riflessione sul sociale, sulla moda, sulla comunicazione, sull'antropologia.
Stefano Coletto - Docente
Sullo sfondo dei mutamenti delle tecniche e dei canali di diffusione digitali, la nostra Scuola intende formare una generazione di curatori capace di rapportarsi con dinamismo all’immagine contemporanea nella sua vasta gamma di approcci e ibridazioni, dagli scatti analogici ai lavori post-internet. Il corso offre specifiche competenze pratiche e si propone come luogo di incontri, connessioni e spunti di riflessione per sviluppare un profilo professionale da protagonisti nel sistema dell’arte.
Claudia Löffelholz - Responsabile Scuola di Alta Formazione e Docente
Il corso mi ha fornito una visione d’insieme del mondo della curatela. Probabilmente la cosa che mi è rimasta più impressa è come oggi si possa declinare una mostra ed il suo concept nelle più svariate maniere creative, grazie anche all’utilizzo delle nuove tecnologie. E’ stato molto istruttivo e stimolante il modulo tenuto da Bas Vroege che ci ha costretti a pensare a come mettere in mostra delle foto al di fuori delle vie canoniche, percorrendo anche nuove strade in termini di comunicazione.
Daniela Bazzani - Studentessa Icon 2014
Il curatore deve sapersi relazionare con gli artisti e le istituzioni, ha necessità di trovare fondi, ma soprattutto di individuare un pensiero “critico” e di contribuire alla sua costruzione. Per farlo deve interrogarsi sul presente e saperlo interpretare, anche guardando al di là dei confini della fotografia.
Luca Panaro - Docente
Il mio consiglio é di non perdere la determinazione nello studio e nel lavoro progettuale, così come la pazienza per intercettare i momenti giusti nei quali far decollare un nuovo progetto, dandone forma e corpo. Non bisogna mai sentirsi arrivati, c'è tanto da imparare ed osservare intorno a noi, tante esperienze di vita da far nostre.
Gabriele Romeo - Studente Icon 2014
Fare il curatore è un mestiere, una professione che implica un know how di pratiche e procedure. Il mio corso si sofferma proprio sugli aspetti pratici e pragmatici; l’idea è di smontare il preconcetto che il lavoro del curatore sia soltanto una questione di “pensiero”. Se questo deve costituire il presupposto nella costruzione di un percorso, è anche vero che esistono tutta una serie di passaggi concreti altrettanto necessari. Si tratta di sistemi, metodi (ma anche attitudini e comportamenti) da conoscere e seguire in ogni fase: dalla elaborazione del concept al rapporto con gli autori, con i prestatori, all’allestimento, al catalogo, alla comunicazione etc. Aspetti, spesso sottovalutati, che però contribuiscono in modo sostanziale alla riuscita di un evento espositivo.
Francesca Fabiani - Docente
Grazie al lavoro di ricerca svolto durante il corso, ho potuto curare e realizzare nel migliore dei modi e con profitto la mostra che ho presentato come progetto espositivo di fine corso.
Jana Liskova - Studentessa Icon 2018
La fotografia ha un rapporto unico con la realtà e quindi è, ancora oggi, uno strumento potente, che ci spinge a riflettere sulla società e sul ruolo che giochiamo al suo interno. Ma viviamo in un ambiente saturato dai media e perciò dobbiamo stupire il pubblico con strategie innovative e sfruttare piattaforme diverse. Il corso permette agli studenti di confrontarsi con specialisti esperti e di rilevanza internazionale. È fondamentale, in un mondo iperconnesso in cui i confini sono sempre meno importanti, e contribuisce a creare una solida rete di opportunità formative e di internship internazionali.
Bas Vroege - Docente
Il corso curatori mi ha permesso di conoscere persone, professionisti e progetti eccezionali. Di creare contatti e produrre continuamente idee da condividere con i colleghi, proporre a istituzioni pubbliche e private e alle gallerie.
Ilaria Dall’Olio - Studentessa ICON 2016
Da luglio 2021, proprio grazie ad ICON, collaboro con Generazione Critica, magazine online di ricerca sul contemporaneo. Ho iniziato a occuparmi della curatela di progetti espositivi dedicati ad artisti contemporanei, senza mai abbandonare l’attività di scrittura critica/giornalistica. Prossimamente, conto di partecipare, insieme a un’associazione culturale bolognese, a un progetto previsto in occasione di Art City Bologna 2022.
Antongiulio Vergine - Studente ICON 2020
Conoscere grandi professionisti del settore è ciò che mi ha arricchito di più. Poter ascoltare i percorsi di vita di alcune delle personalità di spicco nel contesto dell’arte contemporanea e poter avere un confronto diretto con loro è stato davvero prezioso. Al tempo stesso, condividere questo corso con i miei compagni mi ha permesso di creare una nuova rete di contatti e conoscere realtà che fino a quel momento ignoravo completamente.
Rita Meschiari - Studentessa ICON 2020
L’esperienza di tirocinio presso l’Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo mi ha permesso di apprezzare ancora di più il lavoro del curatore ed in particolare modo il sostegno che questa figura può fornire ad artisti, operatori della cultura e progetti. Al momento mi sto occupando di progetti socio-culturali cercando sempre più le modalità migliori di comunicazione e sensibilizzazione per tematiche sociali attraverso l’arte e la creatività.
Samira Mosca - Studentessa ICON 2020
Durante il mio tirocinio da Leporello di Roma, libreria specializzata in fotolibri ho potuto vedere da vicino le dinamiche pratiche che la gestione di uno spazio come questo comporta, oltre a partecipare in prima persona alle diverse attività offerte dalla libreria, sia in termini di progettazione che di realizzazione, con un focus particolare alle attività legate all’ufficio stampa che ho personalmente curato per i mesi dello stage. Si è quindi trattato di uno step prezioso nella formazione della mia professionalità, sia per le competenze acquisite, ma soprattutto per le relazioni e i contatti che mi ha permesso di sviluppare.
Giorgia Padovani - Studentessa ICON 2020
Sto lavorando all’interno di varie associazioni e redazioni. Scrivo articoli, organizzo eventi, e assieme alle realtà che ho conosciuto durante l’ideazione del mio progetto individuale, sto gestendo uno spazio polifunzionale finalizzato a fortificare la comunità dello stesso quartiere multietnico nel quale avevo allestito la mostra di fine corso.